Quando si fa sport o esercizio fisico si consiglia sempre di bere liquidi per mantenersi idrati, ma in realtà bere troppo mentre si fa attività fisica può essere dannoso e pericoloso. Un gruppo di esperti di medicina dello sport ha, infatti, redatto delle nuove linee guida, in cui si consiglia di non eccedere e bere solo quando si sente lo stimolo della sete.
Sulle pagine del Clinical Journal of Sport Medicine, gli esperti spiegano che ”bere in modo aggressivo per prevenire la disidratazione non è necessario e anzi è pericoloso”. Le raccomandazioni finora usate suggeriscono agli atleti di iniziare a bere fluidi prima che compaia la sensazione di sete nelle situazioni in cui si suda molto e la disidratazione può portare a complicazioni mediche. ”Sfortunatamente questo consiglio ha alimentato la convinzione errata – continuano – che la sete è un indicatore insufficiente per il ricambio di liquidi, quando si suda poco. Ciò ha spinto molte persone a bere in eccesso”.
Tutto ciò con dei rischi, che vanno da nausea e confusione all’edema cerebrale per l’ingrossamento del cervello dovuto all’overdose di acqua. Almeno 14 atleti, tra cui una donna morta due giorni dopo aver corso la Maratona del corpo dei Marine nel 2002, si ritiene siano morti per aver bevuto troppo durante l’attività fisica, per una condizione nota come esercizio associato all’ipoanatremia. Quando si ha un eccesso di fluidi nel corpo, la concentrazione di sodio cala in modo brusco e i reni, sovraccaricati, non sono in grado di smaltire il carico d’acqua. Le cellule iniziano ad assorbirla e ciò può portare ad un rigonfiamento di tutto il corpo, con il rischio di crisi epilettiche, coma o anche la morte. Gli esperti raccomandano di trattare l’ipoanatremia con una soluzione salina tre volte più concentrata delle normali soluzioni saline date per reidratare i pazienti.